In occasione della Collettiva “IKIGAI – Arte, la ragione di vivere”(16 al 25 luglio 2022) presso l’Antiquarium di Merì (Messina).
di Giuseppe Gorga
Un’artista astrattista di grande qualità, questa è Valeria Nuzzo.
Ho sempre affermato che realizzare una buona opera d’arte astratta sia molto difficile, questa forma d’arte si basa sulla libertà di linee e di forme, in un certo senso ha un approccio simile a quello scientifico, si scompone la materia, porzioni di immagini si incasellano in modo inorganico l’una con l’altra e compongono un flash istantaneo capace di donare un’emozione diversa ad ogni diverso spettatore che la osserva.
Valeria Nuzzo assembla e scompone in una maniera analitica e mai casuale, come si può osservare nella sua opera “Istantanea metropolitana”, facendo dono all’osservatore la bellezza della luce e dei colori, perché l’astratto è proprio la sintesi di questi elementi. Per apprezzare l’opera di quest’artista bisogna isolarsi e concentrarsi sulle vibrazioni che emana, l’immagine di per se è irriconoscibile, ma ponendosi di fronte all’opera è possibile provare la sensazione che l’artista intendeva comunicare.
